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Attraverso i cinque sensi stimoliamo il comportamento e la comunicazione nei pazienti in stato di minima coscienza. Sfruttiamo tutti i canali percettivi e per ampliare la gamma di stimoli abbiamo avviato un progetto per la realizzazione della stanza sensoriale, un ambiente caratterizzato da dispositivi più o meno sofisticati, che forniscono stimoli di tipo sensoriale: luci, colori, suoni, odori, vibrazioni, oscillazioni, ecc. 

Stimolazione cognitiva per il mantenimento delle abilità residue

Attraverso le attività neuropsicologiche ed educative stimoliamo i punti forza del paziente per far sì che siano mantenuti nel tempo. La stimolazione cognitiva ha quindi l’obiettivo di stimolare e mantenere vive le capacità cognitive di una persona, in modo che questa possa essere il più autonoma possibile e avere una migliore qualità di vita. 

Lenti prismatiche

MIND LENSES 

Il Centro Puzzle è partner della Restorative Neurotcnologies.  Utilizziamo il protocollo MindLenses Professional per stimolare le funzioni cognitive. È un programma di neuromodulazione che si avvale dell’uso delle lenti prismatiche e di una suite di esercizi per stimolare le aree cognitive attraverso un training su misura per il paziente. 

Realtà virtuale

La realtà virtuale è una tecnologia che permette di interagire in modo attivo e dinamico con un ambiente tridimensionale generato da un dispositivo computerizzato. Si crea così un contesto molto simile a quello reale, allo stesso tempo protetto, nel quale il soggetto può iniziare concretamente a mettersi alla prova.

Già nel 2015, è stato installato un innovativo sistema di Realtà Virtuale chiamato Nirvana  che permette di rendere concreto ciò che gli studi scientifici mettono in luce. I nostri neuropsicologi, spesso in compresenza con i fisioterapisti e degli esperti di attività motoria adattata, sfruttano la potenza innovativa del simulatore per proseguire il lavoro pensato per i pazienti.

Supporto al reinserimento scolastico

La ripresa del percorso scolastico è un obiettivo importante per i giovani pazienti.

I nostri psicologi portano avanti un continuo dialogo con la scuola di provenienza per pianificare insieme il progetto d’intervento, inglobando compiti di potenziamento delle capacità di concentrazione e di memoria, e strutturando un metodo di studio efficace alla luce delle abilità residue.

Il programma specifico spesso ha come obiettivo il conseguimento di un titolo di studio o il completamento dell’anno scolastico, favorendo un senso di efficacia nella persona e di riappropriazione del proprio percorso. 

Supporto al reinserimento lavorativo

Il rientro al lavoro è uno dei grandi obiettivi di un percorso di riabilitazione, laddove questo sia possibile. I nostri psicologi operano un attento match tra le competenze richieste dalla posizione lavorativa e le competenze residue del paziente, descrivendo il terreno in cui strutturare le attività migliori per un efficace allenamento.

Il programma specifico prevede la strutturazione di attività lavorative simulate all’interno del Centro Puzzle e in un secondo momento si supporta il paziente al reinserimento lavorativo vero e proprio, assistendolo nella pratica lavorativa, con l’affiancamento diretto da parte di uno dei nostri psicologi, lungo un percorso che lo accompagni gradualmente alla piena autonomia.

Doppio Compito

Il compiere contemporaneamente due attività, camminare e parlare, guardare la TV e ritirare degli oggetti, o simili, non è cosa di poco conto, soprattutto in presenza di una grave cerebrolesione acquisita.

In quest’ottica, i nostri neuropsicologi e professionisti del campo motorio hanno strutturato attività di Doppio-Compito in cui la loro compresenza permette un lavoro di integrazione della sfera cognitiva con quella motoria.  I nostri training prevedono compiti sui diversi domini cognitivi, come l’attenzione, la memoria, le funzioni esecutive, il linguaggio, la percezione, oltre a coinvolgere diversi canali sensoriali (vista, udito), abbinati ad esercizi motori. Il contesto quotidiano è naturalmente molto complesso e queste attività permettono un potenziamento specifico degli aspetti per questo necessario.

I gruppi afasici

“Un nuovo vocabolo è come un seme fresco gettato nel terreno della discussione.”

I gruppi afasici nascono per stimolare la comunicazione in tutte le sue componenti, fornendo un contesto di gruppo in cui sia possibile ricreare situazioni di scambio comunicativo, stimolare e potenziare gli atti comunicativi spontanei e sperimentare i progressi logopedici in un contesto più simile a quello ecologico. I partecipanti possono così esperire nuove forme e modalità di comunicazione, con la possibilità di avere un rimando immediato della propria efficacia.