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L’evento traumatico rappresenta un’improvvisa interruzione dell’intero percorso di vita. Le relazioni, le attività, i desideri e i progetti per il futuro subiscono dei cambiamenti improvvisi. Parallelamente al lavoro cognitivo, viene quindi proposto un percorso di counseling e colloqui psicologici al paziente ed ai suoi famigliari.

I colloqui possono fornire una corretta psico-educazione del disturbo che affligge sé o il proprio caro, garantendo però uno spazio di ascolto attivo del vissuto emotivo e delle domande con cui si convive ogni giorno. Lo stato di salute psicofisica del caregiver e del paziente stesso sono tasselli fondamentali per la buona riuscita dell’iter riabilitativo e per un proficuo reinserimento di tutti nella rete socio-relazionale.

Per i famigliari è possibile una presa in carico anche attraverso le riunioni di gruppo (gruppi-famiglia). In questo spazio si accolgono le prospettive dei famigliari, a cui viene riconosciuta e legittimata la sofferenza provata, attraverso chiavi di lettura in cui potersi sentire compresi e accettati, trovando così conforto, empatia e supporto.